In questo settimo viaggio arriveremo in uno degli ambienti più simbolici e ancestrali della Terra: il deserto rappresenta non solo isolamento e aridità, nulla e vuoto, ma è anche considerato un luogo di rinascita e di spiritualità.

Il deserto rappresenta una fase esistenziale in cui bisogna fare i conti con l’essenzialità del vivere per abbandonare cose che sembrano indispensabili ma non lo sono. Nel vuoto è possibile scoprire la preziosità della vita perché aumenta la sensibilità nei confronti dell’esistenza.

Attraverso i suoni essenziali del vento, delle campane tubulari, dell’arpa angelica e delle campane di cristallo di quarzo, porteremo il suono in profondità in un viaggio per cambiare prospettiva, in un luogo dove rimane solo ciò che davvero ha valore.

Appuntamento venerdì 31 maggio alle 21: si consiglia di portare con sé un tappetino, una copertina e una benda per coprire gli occhi, per vivere al meglio l’esperienza sonora.